Save the grey dunes

L’habitat delle praterie aride delle dune grigie è un habitat vulnerabile di cui in Italia rimangono ormai poche aree, e che è soggetto a frammentazione e perdita di biodiversità dovuti soprattutto alle attività turistiche e all’invasione da parte di specie aliene.

Due tesi di laurea, due ricerche diverse condotte presso il laboratorio della Prof.ssa Gabriella Buffa del Dip. di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nell’ambito del progetto Life Redune, mettono in luce due aspetti complementari per la protezione e riqualificazione dell’habitat 2130* - Dune costiere fisse a vegetazione erbacea (dune grigie).

 

Uno studio ha investigato il legame tra forme di crescita e successo del trapianto di dodici specie vegetali native cresciute in vivaio nell’ambito del ripristino delle dune grigie di Ca’ Savio, nella penisola del Cavallino. Le dodici specie sono state divise in tre gruppi a seconda della forma di crescita: cespugli nani, rosulate e cespitose. I trapianti sono stati monitorati mensilmente per un anno, raccogliendo dati sulla mortalità e sulla crescita dei singoli individui. Dalle curve di crescita e di mortalità di ciascuna specie non è emersa alcuna relazione tra forma di crescita e successo dei trapianti. Tuttavia, le ricerche hanno dimostrato la validità del trapianto di individui cresciuti in vivaio come tecnica di ripristino degli habitat costieri degradati e a rimarcare l’importanza del loro monitoraggio, anche a lungo termine.

 

L’altro studio ha valutato la dinamica di invasione della specie esotica invasiva Rosa rugosa Thunb. lungo le coste italiane del Nord Adriatico e in particolare presso il sistema dunale costiero di Vallevecchia - Caorle (VE). Con molta probabilità, R. rugosa è stata introdotta a scopo ornamentale nelle zone turistico-balneari del litorale veneto ed essa ha poi raggiunto gli habitat dunali, favorita dal microclima dal carattere sub-atlantico ivi presente. L’identificazione di tutte le popolazioni di R. rugosa presenti a Vallevecchia è stata seguita da una valutazione della loro relazione con i parametri ambientali per definire l’ecologia dalla specie nel sito di studio. Alla luce di quanto emerso, è possibile ipotizzare che la presenza di R. rugosa lungo le coste del Nord Adriatico sia principalmente limitata alla fascia dunale propria degli arbusti e, dunque, prediliga l’habitat 2130* delle dune grigie, a differenza dalle aree costiere del Nord Europa dove, invece, riesce a proliferare nella maggior parte degli habitat costieri e in condizioni ambientali maggiormente diversificate.

In sintesi, il ripristino delle specie native, l’eradicazione delle esotiche invasive e la riduzione della pressione antropica sono le vie da percorrere per preservare gli habitat delle dune grigie!

 

 

Fonti:

Tesi di Laurea

Dinamica di invasione di Rosa rugosa Thunb. in ambito mediterraneo: il caso nelle dune del Nord Adriatico di Silvia Beltrame

 

Tesi di Laurea

Relationship between plant growth form and transplant success in the recovery of xerophylus grasslands of semi-fixed dunes di Luisa Paparo