Metodo artigianale, strumenti adeguati

La giallo-fiorita Oenothera stucchii Soldano è una specie aliena che ha colonizzato i sistemi dunali a danno delle specie autoctone. La particolare nicchia di germinazione con elevata affinità per la luce, l’elevata produzione di semi e la crescita rapida garantiscono una maggiore competitività in contesti disturbati e una forte tendenza all’invasività. Nelle aree di intervento di Life Redune, l’habitat di elezione di O. stucchii è rappresentato dal 2130*.

Il progetto Life Redune prevedeva interventi di eradicazione annuale di O. stucchii per tre anni e il monitoraggio delle popolazioni di O. stucchii per valutare l’efficacia dell’azione di contenimento nel ridurne la densità nelle aree di intervento.

L’attività di monitoraggio ha previsto la delimitazione di quattro aree di saggio – due presso il sito Cavallino Treporti Punta Sabbioni e due presso la Punta Capalonga – sottoposte a pratiche di contenimento differenti: eradicazione manuale o tramite decespugliatore. Entro ciascuna area di saggio sono stati georeferenziati 3 plot permanenti di 1m × 1m, in ciascuno dei quali è stato registrato il numero di individui di O. stucchii a luglio 2019 (prima dell’implementazione degli interventi), a luglio 2020 (ad un anno dal primo ciclo di interventi) e a luglio 2021 (ad un anno dal secondo ciclo di interventi).

Dai monitoraggi è emerso come il numero di individui di O. stucchii sia generalmente diminuito, indipendentemente dal sito preso in esame e dal tipo di azione di contenimento implementata. In particolare, rispetto alle condizioni antecedenti all’avvio degli interventi, nel 2021 si è registrata una riduzione media del numero di individui pari al 28.6% nelle aree sottoposte ad eradicazione manuale e al 58.5% nelle aree sottoposte a intervento tramite decespugliatore.

La maggiore riduzione nel numero di individui di O. stucchii a seguito dell’intervento tramite decespugliatore può essere ricondotta al minor disturbo arrecato all’habitat da questo tipo di azione rispetto all’eradicazione manuale, che anche se effettuata correttamente, comporta comunque movimento della sabbia, dovuto sia all’estrazione dell’apparato radicale sia al calpestio da parte dell’operatore.
O. stucchii tende a formare popolazioni particolarmente abbondanti proprio in condizioni di elevato disturbo antropico, soprattutto sottoforma di calpestio. Il calpestio, infatti, determina una minor resistenza delle comunità autoctone all’invasione, e concorre alla risospensione dei semi di O. stucchii sulla superficie della sabbia, favorendone la germinazione.